Dal 25 Ottobre al 2 novembre si è svolta la 35° edizione del Festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier.
GLI URANIANI ha visto dunque il suo debutto in terra di Francia dove è stato proiettato il 29 Ottobre alle 18.15 primo di un programma di 6 cortometraggi alla presenza del regista Gianni Gatti, del produttore Dario Formisano e di due degli attori, Nina Torresi e Michele Di Siena oltre che dello sceneggiatore Antonio Cecchi.
Finalmente sul grande schermo, le atmosfere démodé del luminoso bianco e nero di Antonio Grambone hanno - a quanto pare - affascinato il pubblico nella sala Pasteur (circa mille posti).
Attestazioni di stima e gradimento sono state poi raccolte numerose nei due giorni in cui la delegazione italiana si è trattenuta a Montpellier, coccolata dallo staff del festival più caldo del Mediterraneo.
Alto il livello delle altre opere in concorso, spesso più ficcanti nel formato cortometraggio nel quale GLI URANIANI con le sue atmosfere sospese e la narrazione meta-cinematografica risulta eccentrico perché bisognoso di una continuazione: d'altra parte cosa aspettarsi dal primo capitolo di un film lungometraggio cui fa da traino?
Ma lo sappiamo: l'eccentricità è la prerogativa di questo progetto che corteggia la memoria cinematografica dello spettatore stuzzicandola con protagonisti che un tempo, in quel cinema, non erano considerati degni di essere rappresentati. E per certuni - in Italia - neanche oggi...
