lunedì 10 marzo 2008

DIARIO DI BORDO FILM: IL QUARTO EPISODIO

MADRI IMPERFETTE
Sulla "spiaggia della strada interrotta" esiste una casetta, di quelle fatte durante la bonifica.
Nel 1993 scopriamo che vi abita una vecchia e che tale vecchia è arrivata alla fine della sua vita. Le due figlie si occupano di lei, ma non è facile: Maria Salva è una donna odiosa anche in punto di morte. Ciò che per lei conta non sono quelle due figlie in fondo mai amate ma il terzo frutto del suo ventre, Vincenzo, che vive in America.
Visto l'approssimarsi della fine della madre, le due sorelle sono costrette a chiamare il fratello. Vincenzo non solo arriva troppo tardi per salutare la genitrice ma porta con sé una sgradevole sorpresa. Tra i tre fratelli Salva si scatena l'inferno...

Abbiamo scritto questa storia l'anno scorso partendo dall'immagine di tre sorelle sulla spiaggia. E' stato questo corto che, in qualche modo, ha trainato l'idea del film a episodi. La sceneggiatura è scritta, è abbastanza inquietante e niente affatto accomodante. Bisogna però dire che dei cinque episodi, questo e il primo "Gli Uraniani" (vedi post del 13 genaio) sono gli unici che hanno in un certo senso un lieto fine. Gli altri episodi stanno venendo fuori cupi, duri, scabrosi in modo da virare il tono verso il mood che appartiene all'intero progetto: gli Uraniani sono considerati da questa società come degli alieni e come tali si comportano. Fanno scelte assurde, azioni pericolose: ciò che ci si può aspettare solo da gente che non ha più nulla da perdere.

“Che fine ha fatto Baby Jane” (Robert Aldrich 1962) e “Piano piano, dolce Carlotta” (Robert Aldrich 1964), saranno i due film di riferimento per questo episodio. E non solo perché costituiscono una miscela esplosiva di gotico e grottesco, ma anche per la crudezza dei dialoghi, per la messa in scena - quasi da cinema espressionista - e soprattutto per la recitazione delle attrici.
Il titolo è "La morte di Maria Salva". Abbiamo già pronto il piano di lavorazione: 4 giorni in interni e uno in esterni. Casa identificata: sia quella per gli esterni che quella per gli interni che sarà totalmente scenografata dal bravissimo scenografo con cui abbiamo già collaborato: Massimiliano Nocente.
E tra "GLI URANIANI" e "LA SPIAGGIA DEL SECOLO" sembra vincere in modo schiacciante il primo titolo.
To be continued...

lunedì 3 marzo 2008

ABBIAMO PERSO IL COMPUTER MA...


3 i motivi che ci hanno fatto mettere da parte la scrittura di nuovi post:
1) poche novità sul nostro progetto;
2) scoramento, (vedi punto precedente e successivo);
3) uno di noi due (immaginate chi) ha lasciato la borsa con dentro il computer sulla banchina della stazione di Hotel de Ville a Parigi, mentre andava all'aeroporto per tornare a Roma.

Potete immaginare la "tragedia"? (virgoletto perché c'è di peggio nella vita ovviamente).
L'avvenimento ha provocato potenti contraccolpi:
- difficoltà a comprarsene un altro;
- rabbia accumulata di fronte ad avvenimenti che possono essere evitati con un minimo di attenzione,
- calo delle difese immunitarie (3 influenze una dietro l'altra in un solo mese),
- materiale perso (con i nostri "preziosissimi" soggetti e sceneggiature)
- impossibilità di aggiornare il blog in quanto il portatile, essendo più nuovo, riesce a gestire meglio gli strumenti grafici,
- impossibilità di lavorare in due.

Tutto ciò è durato 24 ore. Poi, telefonando all'ufficio oggetti smarriti, abbiamo saputo che il computer era stato trovato da qualcuno e consegnato alla stazione.
Evviva! W la France!
Tutti quelli a cui l'abbiamo raccontato hanno detto la stessa frase: che culo!
E ce l'hanno detto con tale sincerità che dopo una settimana è arrivata una seconda doccia fredda: il computer era di nuovo sparito in quanto non veniva consegnato come previsto alla Prefecture dove avremmo dovuto ritirarlo.
Il numero di repertorio che avevano assegnato alla fonte, risultava inesistente. Stavamo organizzando un viaggio ad hoc per andare a recuperarlo ma abbiamo desistito pensando al furbetto che, all'interno dell'ufficio della gloriosa metropolitana francese, ha visto bene di far sparire il nostro computerino.
Grande suspance, con i nostri amici stanziati a Parigi che facevano la processione alla Prefecture...

Poi qualche giorno fa, il responsabile dell'ufficio, colto da un accesso di orgoglio nazionale e martellato dalle nostre telefonate, ha preso in mano la cosa e ha chiamato chi di dovere per capire che cosa stessero combinando co' 'sto computer .
E ci è riuscito: ci ha mandato una lettera per comunicarci che "la borsa" era stata ritrovata.
La borsa?! Mi sono detto: stai a vedere che c'è la borsa ma non il computer!

Quando il nostro amico Gianfranco - che ringraziamo assieme a Letizia e Luca - è andato a ritirare l'oggetto, ha verificato che...
il computer era al suo posto. E così eccoci qui a riscrivere i nostri post e a lavorare al nostro film sul quale vi aggiorneremo presto.

Dunque W LA FRANCE!

foto di Antonio Cecchi