lunedì 3 marzo 2008

ABBIAMO PERSO IL COMPUTER MA...


3 i motivi che ci hanno fatto mettere da parte la scrittura di nuovi post:
1) poche novità sul nostro progetto;
2) scoramento, (vedi punto precedente e successivo);
3) uno di noi due (immaginate chi) ha lasciato la borsa con dentro il computer sulla banchina della stazione di Hotel de Ville a Parigi, mentre andava all'aeroporto per tornare a Roma.

Potete immaginare la "tragedia"? (virgoletto perché c'è di peggio nella vita ovviamente).
L'avvenimento ha provocato potenti contraccolpi:
- difficoltà a comprarsene un altro;
- rabbia accumulata di fronte ad avvenimenti che possono essere evitati con un minimo di attenzione,
- calo delle difese immunitarie (3 influenze una dietro l'altra in un solo mese),
- materiale perso (con i nostri "preziosissimi" soggetti e sceneggiature)
- impossibilità di aggiornare il blog in quanto il portatile, essendo più nuovo, riesce a gestire meglio gli strumenti grafici,
- impossibilità di lavorare in due.

Tutto ciò è durato 24 ore. Poi, telefonando all'ufficio oggetti smarriti, abbiamo saputo che il computer era stato trovato da qualcuno e consegnato alla stazione.
Evviva! W la France!
Tutti quelli a cui l'abbiamo raccontato hanno detto la stessa frase: che culo!
E ce l'hanno detto con tale sincerità che dopo una settimana è arrivata una seconda doccia fredda: il computer era di nuovo sparito in quanto non veniva consegnato come previsto alla Prefecture dove avremmo dovuto ritirarlo.
Il numero di repertorio che avevano assegnato alla fonte, risultava inesistente. Stavamo organizzando un viaggio ad hoc per andare a recuperarlo ma abbiamo desistito pensando al furbetto che, all'interno dell'ufficio della gloriosa metropolitana francese, ha visto bene di far sparire il nostro computerino.
Grande suspance, con i nostri amici stanziati a Parigi che facevano la processione alla Prefecture...

Poi qualche giorno fa, il responsabile dell'ufficio, colto da un accesso di orgoglio nazionale e martellato dalle nostre telefonate, ha preso in mano la cosa e ha chiamato chi di dovere per capire che cosa stessero combinando co' 'sto computer .
E ci è riuscito: ci ha mandato una lettera per comunicarci che "la borsa" era stata ritrovata.
La borsa?! Mi sono detto: stai a vedere che c'è la borsa ma non il computer!

Quando il nostro amico Gianfranco - che ringraziamo assieme a Letizia e Luca - è andato a ritirare l'oggetto, ha verificato che...
il computer era al suo posto. E così eccoci qui a riscrivere i nostri post e a lavorare al nostro film sul quale vi aggiorneremo presto.

Dunque W LA FRANCE!

foto di Antonio Cecchi

1 commento:

Anonimo ha detto...

La funambolica avventura e soprattutto il magico lieto fine mi sembra un esplicito segno che il destino sta complottando per darvi una bella pacca sul sedere e invitarvi a superare gli iniziali "scoramenti"... Chi cerca (e continua a cercare) trova sempre qualcosa...