
Poco più di un mese fa, sul sito cinemagay.it http://www.cinemagay.it/news-red.asp?idrassegna=9438" è uscito un articolo che si è occupato di questo nostro blog.
Cinemagay.it è un sito che sorveglia, raccoglie e diffonde tutto ciò che avviene nel mondo sul fronte GLBT e CINEMA.
Lo fa con attenzione, passione e soprattutto, cosa rara nel giornalismo italiano di questi ultimi vent'anni, con rigore (insomma, non bisogna essere loro amici per essere presi in considerazione, ma fare qualcosa di interessante).

Approfitto ora di questo blog per rinnovare i ringraziamenti e i complimenti, ma anche per fare una piccola precisazione sul generoso articolo che hanno scritto: il nostro progetto di lungometraggio ad episodi non è un progetto costoso ma, al contrario, pensato apposta per essere low budget (chiedendo ovviamente a cast e crew di venirci incontro sennò staremmo freschi...).
Ogni corto costa in media sui 50 mila euro, tranne il corto ambientato negli anni '80 - il terzo episodio - che ne costa il doppio (essendo un po' più lungo ed elaborato degli altri).

Abbiamo puntato su storie forti e su pochi, intriganti personaggi e abbiamo invece cercato un'ambientazione che fosse semplice da scenografare e vestire abbattendo i costi almeno da quel punto di vista: la spiaggia.
Ecco quindi chiarito l'equivoco in cui è caduto il giornalista e in cui potrebbero cadere possibili finanziatori interessati, giustamente fuorviati dal fatto che il progetto si presenta come un film in costume.

foto di Antonio Cecchi
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